Complesso monumentale San Severo al Pendino, Napoli - via Duomo 286
6 DICEMBRE 2014 - 10 GENNAIO 2015
La regione, oggi conosciuta come Campania, era nota fin dai tempi antichi per i suoi pregiati vini. Specialità come Greco e Falerno venivano decantati già da Cicerone, Plinio, Marziale e amabilmente
conosciuti come "vini degli imperatori", e non a caso, tanto che una sola bottiglia di Falerno costava quanto uno schiavo. Percorrendo un ponte che vede il susseguirsi di antiche civiltà, possiamo
osservare molteplici significati ai quali allude questa raffinata bevanda.
Nella religione cristiana il vino diventa quindi il simbolo del sangue di Cristo, mentre la vite stessa il simbolo della forza vitale e dunque della rinascita. Per questa ragione la vendemmia può essere considerata una delle scene essenziali, anche se raramente rappresentata nel presepio essa allude alla passione di Cristo.
La vendemmia presentata nell'ambito della XXIX Mostra Presepiale vuole riproporre l’affascinante Campania Felix di una volta, ambientata in un paesino del Regno di Napoli del '700. La protagonista è gente semplice, genuina e lavoratrice, che si dedica alla raccolta e alla pigiatura dell'uva con profondo amore per le proprie antiche tradizioni, accompagnando con il canto le numerose fasi del lavoro e i momenti della giornata. Un gruppetto di nobili padroni del vigneto osserva la scena dall'alto, senza nessuna supremazia ma con enorme rispetto e fierezza per la loro terra, per i frutti e i pregiati vini che essa stessa regala loro ad ogni incantevole vendemmia.
I pastori nello stile settecento sono stati modellati, dipinti e vestiti con cura dall’artista Lilia Bryl'. Sono opere uniche, fatte senza ausilio di stampi.
Si ringraziano Giulio Errico e Lucio Ferraro, per la loro gentile collaborazione nell'esecuzione degli accessori e delle cere.